LE ASSOCIAZIONI CHIEDONO PRECISI IMPEGNI AI CANDIDATI ALLE PROSSIME REGIONALI

Ottima affluenza di pubblico alla prima delle quattro serate di confronto fra cittadini ed amministratori.
Caselle di Selvazzano, 10 aprile 2015
La prima serata di confronto sull’Idrovia, promossa dal Coordinamento delle Associazioni per l’Idrovia, ha visto la presenza di candidati alle prossime regionali di diversi schieramenti e dei sindaci del quadrante nord-est di Padova.
Oltre ai Sindaci di Selvazzano, Rubano, Veggiano e Saccolongo, erano presenti l’Assessore Regionale all’Ambiente Maurizio Conte, il senatore Dalla Zuanna del PD, Renato Marcon della lista Moretti, Roberta Toffanin di FI ed Enrico Chiuso del M5S.
All’incontro, organizzato dal Circolo Legambiente di Selvazzano e dal Comitato Salvaguardia Territorio Selvazzano e Rubano, ha partecipato oltre un centinaio di cittadini.
Dopo una breve presentazione dei benefici dell’Idrovia da parte di Paolo Cestaro Presidente di Legambiente Selvazzano e l’illustrazione degli scopi e della posizione delle associazioni da parte di Marino Zamboni del Comitato Brenta Sicuro, la parola è passata ai candidati, che hanno espresso parere favorevole al completamento dell’opera.
Unica voce dissonante quella del candidato M5S, che ha espresso dubbi sull’utilità dell’opera dal punto di vista della navigabilità e sui suoi possibili effetti sull’eco sistema lagunare.
Da parte delle associazioni è stato fatto rilevare che questo canale sarà regolato da chiuse, come il Naviglio Brenta, e sverserà in laguna solo in caso di evento alluvionale grave, cioè con una periodicità minima di 10 anni, come risulta dallo Studio di Fattibilità predisposto da un gruppo di esperti, fra cui il professor D’Alpaos, per conto della Regione.
Inoltre la sua navigabilità, condizionata ad un approfondimento dei fondali già realizzati permetterà, oltre al transito di chiatte di dimensione europea necessarie per la competitività del trasporto, anche lo smaltimento di una quantità di acque di piena di almeno 400 m3/secondo, necessarie per garantire la sicurezza dalle alluvioni.
Per quanto concerne i rischi ambientali, sono stati evidenziati i benefici che l’opera potrebbe avere nel contrasto dell’erosione dei fondali lagunari e il marginale apporto di materiale che l’Idrovia sverserebbe in laguna nel caso di eventi catastrofici, come risulta dallo Studio di Fattibilità..
Oltre ai candidati, anche i Sindaci e la maggior parte del pubblico si è dichiarata favorevole al completamento dell’Idrovia.
Fra le osservazioni, di particolare importanza, quella che lega il destino dell’Idrovia come canale navigabile alla realizzazione del nuovo porto off-shore di Venezia, senza il quale l’uso delle chiatte perderebbe ogni interesse.
Da registrare infine l’opposizione delle associazioni alla realizzazione della strada camionabile lungo il tracciato dell’Idrovia, che ne vanificherebbe i benefici ambientali derivanti dallo spostamento su chiatte di gran parte del traffico su gomma.
Dato che una sola chiatta trasporta l’equivalente di 100 camion, tale spostamento ridurrebbe sensibilmente l’inquinamento prodotto dai mezzi pesanti nella tratta Padova – Venezia eliminando .
L’assessore Conte ha infine assicurato le associazioni e i Sindaci, che la Conferenza Servizi richiesta dalle associazioni stesse sarà convocata prima delle elezioni di maggio, un’importante opportunità di esaminare e verificare il progetto preliminare dell’opera prima della sua definitiva approvazione.
Un’opera realizzata per metà da almeno 50 anni e mai completata per l’opposizione delle lobby locali, che sarà un’arma efficace per la prevenzione delle piene e per richiamare traffico commerciale a Venezia, facendola competere con i grandi porti del Nord e producendo ricchezza ed occupazione per i nostri territori.
I prossimi incontri avranno luogo a Stra il 17 aprile, a Piove di sacco il 7 maggio e a Ponte San Nicolò il 15 maggio.
Marino Zamboni

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