La lunga battaglia per l’idrovia Padova - mare
Anche l’autorevole voce del Prof. Luigi D’Alpaos, professore
emerito di Idrodinamica all’Università degli Studi di Padova, si è aggiunta all’elenco
di coloro che hanno voluto mettere la propria faccia al servizio del
completamento dell’idrovia.
Quella del Prof. D’Alpaos non è una presa di
posizione nuova, o inaspettata. Già nel 2006, infatti, realizzò una simulazione
che prevedeva cosa sarebbe accaduto se si fosse verificata un’alluvione
paragonabile a quella che effettivamente avvenne nel 2010. Ebbene, le
previsioni del modello si dimostrarono incredibilmente accurate e realistiche
in termini di volumi d’acqua fuoriusciti dall’alveo dei fiumi, direttrici di
propagazione e profondità degli accumuli d’acqua.
La “ricetta” perché questo non accada più,
prospettata da molti anni e purtroppo lungamente disattesa da un governo del
territorio miope, inefficace e troppo spesso dolosamente affarista, rimane il
completamento dell’idrovia Padova-mare.
Molti ancora non conoscono questa grande opera incompiuta: cosa sia,
dove corra il suo tracciato, perché è così importante. È questo il motivo che
ha spinto un folto gruppo di associazioni e comitati a “fare squadra”,
esercitando una costante pressione politica e tecnico-amministrativa nelle sedi
competenti per sollecitare la Regione a recuperare la progettualità
dell’idrovia e farla riemergere dal polveroso cassetto in cui assessori
“impegnati” su altre grandi opere l’avevano abbandonata. Contestualmente, si
sta cercando di informare la cittadinanza sui benefici dell’opera: le prossime
serate “a tema” sono visibili al questi link: volantino
e serate.
In poche parole: l’idrovia Padova-mare è quel
canale scolmatore e navigabile che, come suggerisce il nome stesso, si
snoderebbe dall’interporto di Padova alla laguna di Venezia permettendo, solo in
caso di piena, di divergere una parte delle acque del fiume Brenta verso la
laguna, rendendo quindi possibile scolmare anche le acque del fiume
Bacchiglione all’interno del Brenta stesso (più di quanto non sia possibile
fare già oggi, grazie ai canali San Gregorio e Piovego). Questo, com’è facile intuire,
porterebbe benefici influssi sull’intero sistema idraulico padovano e veneziano,
riducendo il rischio di alluvioni, anche nel Mirese. Inoltre, l’idrovia potrà
avere un’importante funzione trasportistica sulla scia delle migliori
esperienze nord-europee, diminuendo quindi il carico di trasporto pesante che
grava sulle nostre strade.
Dell’idrovia Padova-Venezia ha parlato recentemente anche Presa Diretta,
dedicandole su Rai 3 un brillante ed efficace servizio di 20 minuti, visibile a
questo link
(dal minuto 1h 10’ 45’’).
Per finire, a supporto dell’attività di
informazione legata all’opera, il Comitato Intercomunale
Brenta Sicuro ed il Circolo Legambiente Saonara-Vigonovo “La Sarmazza”
hanno contattato i Sindaci dei Comuni interessati dall’idrovia, registrando
brevi videoclip a testimonianza del favore, condiviso e trasversale, che
quest’opera incontra sul territorio. Qui trovate i link ai video: Arzergrande, Bovolenta, Brugine, Campagna Lupia, Campolongo Maggiore, Codevigo,
Cona, Legnaro, Maserà di Padova, Noventa Padovana, Piove di Sacco, Polverara, Ponte San Nicolò, Pontelongo, Sant’Angelo di Piove di Sacco, Saonara, Stra, Vigonovo…ed altri ne seguiranno a breve!
I nostri argomenti sono concreti e poggiano su solide
basi scientifiche ed empiriche. Completiamo quanto prima l’idrovia Padova-mare:
facciamolo per noi, per la salvaguardia delle nostre comunità, per il nostro
territorio!
Matteo Favero
Circolo Legambiente Saonara-Vigonovo “La Sarmazza”
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