martedì 23 giugno 2015
Serata a FestAmbiente a Brugine
Brugine, 21 giugno: si parla di IDROVIA PADOVA-MARE
Attualita’ e prospettive dell’idrovia Padova-mare
L’incontro programmato nell’ambito di Festambiente –Saccisica di Brugine si è tenuto domenica 21 giungo nella suggestiva biblioteca della Villa Roberti.
La serata è stata condotta da Antonio Draghi, storico esponente dell’ambientalismo in Riviera del Brenta e leader del CAT, raggruppamento che si è , con successo, battuto contro le inutili grandi opere nel territorio quli l’elettrodotto, Veneto City, la camionabile sul percorso dell’idrovia.
Antonio Draghi ha ripercorso la storia dell’opera idroviaria che, con importante lungimiranza, era stata progettata, dopo la seconda guerra, mondiale, per rispondere alle esigenze di un trasporto sostenibile nell’ambito di una importante progettazione di vie interne in tutta la pianura Padana.
L’utopia era di utilizzare in modo diffuso le vie d’acqua congiungendo tutte le più importanti città (Milano, Torino, Mantova, Padova, Venezia, Brescia ecc ed i maggiori laghi. Poi le scelte hanno preso “strade” diverse. Si è deciso di puntare sui percorsi, molto più inquinanti, su gomma.
La realizzazione dell’idrovia è proseguita fino agli anni 80. Sono stati complessivamente realizzati 10,5 km di scavo, 13 sovrapassi, 2 conche di navigazione, 1 ponte ferroviario. Il costo (da attualizzare ai giorni nostri) è stato di oltre 45 miliardi di lire.
Ora ,dopo i tragici fatti alluvionali del 2010 che hanno di fatto imposto di ripensare al’opera prima di tutto come salvezza dalle grandi alluvioni e con l’assegnazione al consorzio di aziende vincitrici (Technital e Beta Studio) del bando di gara europeo per la redazione del progetto preliminare, si apre una nuova fase.
La gara europea impone lo studio della migliore soluzione per scavare i 17 km che mancano per completare l’opera che salvi (assieme all’indispensabile manutenzione delle disastrate rive dei nostri fiumi ed al completamento dei bacini di laminazione a nord di Vicenza) dalle grandi alluvioni una vasta aera di quasi 1.000.000 di persone. Alla fine di una importante serie di studi sull’impatto, di ogni tipo dell’opera, si darà corso ala progettazione preliminare. In questa fase è fondamentale l’apporto dei cittadini attraverso le amministrazioni locali ed i nostri comitati. Dobbiamo fornire alla regione, ed ai progettisti, le indicazioni sulle migliori soluzioni da adottare per i nostri territori. Per rendere la via d’acqua utile a ricomporre un territorio devastato da decine e decine di zone industriali (alcune diventate pressoché deserte dalla crisi economica) da inutili rotonde, tombinature dei fossi
Questa cementificazione “selvaggia” ha dato al Veneto il triste primato di suolo occupato (oltre il 10% del totale).
Rispondendo ad una domanda del pubblico, Antonio Draghi ha confermato l’utilità dell’idrovia anche per il territorio Mirese, contro gli allagamenti che già oggi interessano i territori e come riserva di acqua per l’agricoltura.
L’utilità dell’idrovia è fondamentale, ha affermato Draghi, anche per l’intera laguna c on l’apporto di sedimenti (controllabili dalle chiuse che rendono l’idrovia un canale e non un fiume) che oggi escono dalla bocche di porto in altre 1.000.000 di mc l’anno.
E’ stato lanciato nel finale di serata un appello, del Comitato Brenta Sicuro, che ha organizzato con Legambiente “La Sarmazza” la serata.
L’appello, lanciato da Marino Zamboni, è diretto alla partecipazione, al coinvolgimento per completare quest’opera. Solo con la pressione dei primi cittadini di oltre 30 comuni, che hanno votato al’unanimità in consiglio comunale , la mozione per il completamento dell’opera idrovia ria – e la concomitanza dell’arresto dell’assessore regionale Chisso che dell’idrovia aveva altre aspettative (leggi Camionabile)- ora abbiamo gli studi che porteranno ala progettazione preliminare.
Solo con la continua pressione dei cittadini, accompagnata dai suggerimenti per redarre il migliore progetto possibile, avremmo, in futuro, l’interesse della politica ragionale e nazionale ed il completamento dell’opera. Dobbiamo costantemente vigilare.
Attualita’ e prospettive dell’idrovia Padova-mare
L’incontro programmato nell’ambito di Festambiente –Saccisica di Brugine si è tenuto domenica 21 giungo nella suggestiva biblioteca della Villa Roberti.
La serata è stata condotta da Antonio Draghi, storico esponente dell’ambientalismo in Riviera del Brenta e leader del CAT, raggruppamento che si è , con successo, battuto contro le inutili grandi opere nel territorio quli l’elettrodotto, Veneto City, la camionabile sul percorso dell’idrovia.
Antonio Draghi ha ripercorso la storia dell’opera idroviaria che, con importante lungimiranza, era stata progettata, dopo la seconda guerra, mondiale, per rispondere alle esigenze di un trasporto sostenibile nell’ambito di una importante progettazione di vie interne in tutta la pianura Padana.
L’utopia era di utilizzare in modo diffuso le vie d’acqua congiungendo tutte le più importanti città (Milano, Torino, Mantova, Padova, Venezia, Brescia ecc ed i maggiori laghi. Poi le scelte hanno preso “strade” diverse. Si è deciso di puntare sui percorsi, molto più inquinanti, su gomma.
La realizzazione dell’idrovia è proseguita fino agli anni 80. Sono stati complessivamente realizzati 10,5 km di scavo, 13 sovrapassi, 2 conche di navigazione, 1 ponte ferroviario. Il costo (da attualizzare ai giorni nostri) è stato di oltre 45 miliardi di lire.
Ora ,dopo i tragici fatti alluvionali del 2010 che hanno di fatto imposto di ripensare al’opera prima di tutto come salvezza dalle grandi alluvioni e con l’assegnazione al consorzio di aziende vincitrici (Technital e Beta Studio) del bando di gara europeo per la redazione del progetto preliminare, si apre una nuova fase.
La gara europea impone lo studio della migliore soluzione per scavare i 17 km che mancano per completare l’opera che salvi (assieme all’indispensabile manutenzione delle disastrate rive dei nostri fiumi ed al completamento dei bacini di laminazione a nord di Vicenza) dalle grandi alluvioni una vasta aera di quasi 1.000.000 di persone. Alla fine di una importante serie di studi sull’impatto, di ogni tipo dell’opera, si darà corso ala progettazione preliminare. In questa fase è fondamentale l’apporto dei cittadini attraverso le amministrazioni locali ed i nostri comitati. Dobbiamo fornire alla regione, ed ai progettisti, le indicazioni sulle migliori soluzioni da adottare per i nostri territori. Per rendere la via d’acqua utile a ricomporre un territorio devastato da decine e decine di zone industriali (alcune diventate pressoché deserte dalla crisi economica) da inutili rotonde, tombinature dei fossi
Questa cementificazione “selvaggia” ha dato al Veneto il triste primato di suolo occupato (oltre il 10% del totale).
Rispondendo ad una domanda del pubblico, Antonio Draghi ha confermato l’utilità dell’idrovia anche per il territorio Mirese, contro gli allagamenti che già oggi interessano i territori e come riserva di acqua per l’agricoltura.
L’utilità dell’idrovia è fondamentale, ha affermato Draghi, anche per l’intera laguna c on l’apporto di sedimenti (controllabili dalle chiuse che rendono l’idrovia un canale e non un fiume) che oggi escono dalla bocche di porto in altre 1.000.000 di mc l’anno.
E’ stato lanciato nel finale di serata un appello, del Comitato Brenta Sicuro, che ha organizzato con Legambiente “La Sarmazza” la serata.
L’appello, lanciato da Marino Zamboni, è diretto alla partecipazione, al coinvolgimento per completare quest’opera. Solo con la pressione dei primi cittadini di oltre 30 comuni, che hanno votato al’unanimità in consiglio comunale , la mozione per il completamento dell’opera idrovia ria – e la concomitanza dell’arresto dell’assessore regionale Chisso che dell’idrovia aveva altre aspettative (leggi Camionabile)- ora abbiamo gli studi che porteranno ala progettazione preliminare.
Solo con la continua pressione dei cittadini, accompagnata dai suggerimenti per redarre il migliore progetto possibile, avremmo, in futuro, l’interesse della politica ragionale e nazionale ed il completamento dell’opera. Dobbiamo costantemente vigilare.
Grazie a Legambiente Piove di Sacco per averci ospitato.
Festa del Sorriso a Bojon 20 Giugno 2015
Partecipazione sabato 20 Giugno alla Festa del Sorriso di Bojon, bella occasione per parlare con i cittadini sempre più interessati agli sviluppi sull'idrovia.
Ricordiamo inoltre che siete sempre tutti invitati alle nostre riunioni che sono occasioni di confronto e sviluppo di nuovi progetti.
Ricordiamo inoltre che siete sempre tutti invitati alle nostre riunioni che sono occasioni di confronto e sviluppo di nuovi progetti.
Continuano le attività sul territorio...
Continuano
con assiduità le attività del Comitato Brenta Sicuro in stretta
collaborazione con il circolo di Legambiente di Saonara-Vigonovo "La
Sarmazza" e e con gli altri 20 comitati che compongono la locale
coalizione contro il dissesto idrogeologico (riprendendo un termine che è
stato usato per la creazione di un im portante gruppo di associazioni
nazionali che interagiscono con il ministero dell’ambiente appunto del
sicurezza dei territori dal punto di vista idrogeologico).
La prossima iniziativa, pensata per continuare nell’azione di informazione sull’idrovia Padova-mare, è prevista per domenica, 21 giugno p all’interno della 7^ edizione di Festambiente importante manifestazione dedicata alle buone pratiche ambientali organizzata da Legambiente delle Saccisica presso Villa Roberto a Brugine in via Roma, .ore 20.30,.
L’incontro, organizzato dal Comitato Brenta sicuro e Legambiente Sarmazza, intitolato
“Idrovia Padova-mare: attualità e prospettive”,
sarà condotto da Antonio Draghi, già presidente dei CAT (Comitati ambiente e Territorio) che hanno condotto importanti battaglie contro l’elettrodotto Dolo Camin, la Romea Commerciale, la camionabile sul percorso del’idrovia). Antonio Draghi è stato anche candidato sindaco, nel 2011, a Vigonovo.
La serata si propone, ancora una volta, di informare i cittadini gli amministratori (sono stati invitati sindaci e consiglieri regionali) sullo studio di fattibilità (che risale oramai al 2012) e sull’attualità. E’ di pochi giorni fa: l’ assegnazione definitiva del vincitore (raggruppamento Technital e e Beta Studio) che darà corso, dopo approfonditi studi sul territorio attraversato dall’opera idroviaria, alla redazione del progetto preliminare; fondamentale passo per il reperimento delle risorse per completare l’opera che costerà oltre 500 milioni, e la successiva progettazione definitiva.
L’opera è fondamentale per salvare, dalle grandi piene ed inondazioni, un vasto territorio di circa un milione di persone nelle provincie di Padova e Venezia e nel mirese. Oltre a questo fondamentale aspetto, l’opera sarebbe preziosa per la laguna che oggi, per mancanza di sedimenti ed ossigenazione, si sta rapidamente trasformando in braccio di mare, perdendo le caratteristiche di area lagunare unica. Anche i territori attraversati dall’idrovia avrebbero grandi benefici dall’opera che fungerebbe da ricomposizione ambientale per territori fortemente compromessi da cementificazione. Grande utilità sarebbe rappresentata dalla riserva di acqua per l’agricoltura nei momenti di siccità.
La navigazione commerciale prevista dal progetto, avrebbe dei risvolti straordinari. Con il progetto del Terminal Off-Shore, al largo di Venezia, l’idrovia potrebbe congiungere strettamente l’interporto di Padova con il porto di Venezia e tutti i porti dell’alto adriatico e del mediterraneo portando grossi vantaggi ambientali.
I nostri comitati, dopo avere incontrato e consegnato al Ministro Graziano Delrio, le istanze per il completamento, a breve chiederanno, al nuovo assessore che si sta insediando in regione, un incontro per sollecitare la partenza della progettazione preliminare che porterà al reperimento dei finanziamenti che potranno arrivare, in buona parte, dalla Comunità Europea. Nel contempo il governo italiano deve considerarla come opera prioritaria. Subito.
………………………………….
Altra iniziativa, questa volta del Comitato Brenta Sicuro, è prevista il giorno 25 giugno. Un incontro conviviale preso la Pizzeria La Rustica di Campolongo Maggiore che si propone di fare conoscere ai presenti, le attività dei comitati e, nel contempo, di “finanziare” le tante attività previste. Anche in questo caso l’invito alla presenza è stato esteso a cittadini, sindaci, consiglieri regionali.
La prossima iniziativa, pensata per continuare nell’azione di informazione sull’idrovia Padova-mare, è prevista per domenica, 21 giugno p all’interno della 7^ edizione di Festambiente importante manifestazione dedicata alle buone pratiche ambientali organizzata da Legambiente delle Saccisica presso Villa Roberto a Brugine in via Roma, .ore 20.30,.
L’incontro, organizzato dal Comitato Brenta sicuro e Legambiente Sarmazza, intitolato
“Idrovia Padova-mare: attualità e prospettive”,
sarà condotto da Antonio Draghi, già presidente dei CAT (Comitati ambiente e Territorio) che hanno condotto importanti battaglie contro l’elettrodotto Dolo Camin, la Romea Commerciale, la camionabile sul percorso del’idrovia). Antonio Draghi è stato anche candidato sindaco, nel 2011, a Vigonovo.
La serata si propone, ancora una volta, di informare i cittadini gli amministratori (sono stati invitati sindaci e consiglieri regionali) sullo studio di fattibilità (che risale oramai al 2012) e sull’attualità. E’ di pochi giorni fa: l’ assegnazione definitiva del vincitore (raggruppamento Technital e e Beta Studio) che darà corso, dopo approfonditi studi sul territorio attraversato dall’opera idroviaria, alla redazione del progetto preliminare; fondamentale passo per il reperimento delle risorse per completare l’opera che costerà oltre 500 milioni, e la successiva progettazione definitiva.
L’opera è fondamentale per salvare, dalle grandi piene ed inondazioni, un vasto territorio di circa un milione di persone nelle provincie di Padova e Venezia e nel mirese. Oltre a questo fondamentale aspetto, l’opera sarebbe preziosa per la laguna che oggi, per mancanza di sedimenti ed ossigenazione, si sta rapidamente trasformando in braccio di mare, perdendo le caratteristiche di area lagunare unica. Anche i territori attraversati dall’idrovia avrebbero grandi benefici dall’opera che fungerebbe da ricomposizione ambientale per territori fortemente compromessi da cementificazione. Grande utilità sarebbe rappresentata dalla riserva di acqua per l’agricoltura nei momenti di siccità.
La navigazione commerciale prevista dal progetto, avrebbe dei risvolti straordinari. Con il progetto del Terminal Off-Shore, al largo di Venezia, l’idrovia potrebbe congiungere strettamente l’interporto di Padova con il porto di Venezia e tutti i porti dell’alto adriatico e del mediterraneo portando grossi vantaggi ambientali.
I nostri comitati, dopo avere incontrato e consegnato al Ministro Graziano Delrio, le istanze per il completamento, a breve chiederanno, al nuovo assessore che si sta insediando in regione, un incontro per sollecitare la partenza della progettazione preliminare che porterà al reperimento dei finanziamenti che potranno arrivare, in buona parte, dalla Comunità Europea. Nel contempo il governo italiano deve considerarla come opera prioritaria. Subito.
………………………………….
Altra iniziativa, questa volta del Comitato Brenta Sicuro, è prevista il giorno 25 giugno. Un incontro conviviale preso la Pizzeria La Rustica di Campolongo Maggiore che si propone di fare conoscere ai presenti, le attività dei comitati e, nel contempo, di “finanziare” le tante attività previste. Anche in questo caso l’invito alla presenza è stato esteso a cittadini, sindaci, consiglieri regionali.
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